Je suis Tomaso Trussardi.
Due parole: Tomaso (una emme sola) Trussardi.
L’antefatto: quel “povero” ragazzo di Tomaso Trussardi si è lamentato di una multa presa a suo dire ingiustamente mentre un mercoledì mattina portava “Vestito in giacca e cravatta” la sua auto d’epoca a far re-immatricolare. Eh, son problemi che noi tutti condividiamo.
Come non capirlo?.
E così uno sdegnatissimo Trussardi jr ha postato tutta la vicenda sul suo account Facebook. Doppio eh???
Già, perchè per lui uno vestito in giacca e cravatta non è passibile di essere disturbato con facezie che al limite, dovrebbero investire uno che veste Oviesse.
Gente che semplicemente vive fuori dal mondo.
Di seguito una serie di tweet im-possibili che il “nostro” Tomaso avrebbe potuto scrivere:
1_ mi si è rotto un laccio di una scarpa, sono dovuto andare a piedi da Via della Spiga fino in negozio a prenderne un altro paio. Minchia che sbatti!
2_ due ore, dico due ore che cerco un bar decente per bermi un cappuccino come si deve.
3_ Michelle, carina, mettiti su una robetta sexy che stasera ci diamo dentro. Ah cazzo ho sbagliato, questo doveva essere un messaggio WhatsApp!
4_ ma il botton down è ancora di moda?
5_ il filippino che sta con noi da vent’anni, come si chiama? Beh lui, bravissima persona, ridare dignità ai lavoratori extracomunitari, cazzo!
6_ la domenica è impossibile fare un bruch senza prenotare. Dove andremo a finire, dico dove? Non abbiamo un ristorantino di famiglia?
7_ Michelle, la barboncina nana deve andare più spesso al parco, deve fare movimento! Però la prossima volta dì alla dogsitter di stare più attenta che l’ultima volta si è fatta ingravidare da un alano di un plebeo. E se ci chiede i danni?. Ah cazzo, anche questo era per WhatsApp!
Credit immagine di copertina: http://www.grazia.it/content/uploads/2012/11/Tomaso-Trussardi-07.jpg