L’intervista di Oliver Stone a Putin: così vicini, così lontani

Oliver Stone, avete presente?

Uno non esattamente comodo che stasera intervista Vladimir Putin.

Oliver Stone, sappiamo di chi si sta parlando?

Uno che ha intervistato in video due volte Fidel Castro diventandone -toh- caro amico. Lo stesso Stone autore di Wall Street (!) Platoon (!) Nato il 4 Luglio, Fuga di Mezzanotte e un sacco di altri capolavori del cinema.

Un regista non solo degno della Director’s guild, ma dell’intera storia del cinema. Lo stesso Stone che pero’ collabora alla sceneggiatura di Scarface mentre tenta di uscire dalla dipendenza da coca scrivendone in contemporanea sull’argomento.

Stone e’ un genio, un gigante, non tanto come regista perché (e qua fidatevi che qualcosa ne capisco) le sue inquadrature e soluzioni filmiche sono abbastanza banali, quanto perche’ ha intuizioni narrative geniali e affronta con coraggio e preparazione temi scomodi; roba difficilmente definibile come “intrattenimento di massa” ricevendone comunque un apprezzabile plauso sia dalla critica che dal pubblico e un conseguente notevole ritorno economico.

Chapeau.

Tornando a Putin, il terribile, il temibile l’omofobo, il discutibile Putin; l’assassino, l’oligarca, il dittatore. Nonostante Stone e gli evidenti preconcetti che hanno portato a intervistarlo, Putin ne esce lucido, intelligente, strategico, realista, per nulla bigotto, spietato il giusto date le contingenze.

Roba che Obama, Trump o i Bush risultano come absolute beginners.

Degli italiani non ne parlo nemmeno perche’ sarebbe un’umiliazione totale…

Ciao Vlad, ciao Oliver, cosi’ distanti, cosi’ vicini; vi stimo.

 

Credit immagine di copertina: https://cdni.rt.com/french/images/2017.06/article/59517a2ac46188ca618b468d.jpg

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